Il romanzo Chiamami sottovoce, pubblicato da Harper Collins nel 2018, è stato il primo libro per adulti in Italia a narrare la vicenda delle migliaia di bambini nascosti in soffitte e cantine in Svizzera, negli anni ‘70 e ‘80 del Novecento, figli di genitori emigranti italiani quando la legge vietava il ricongiungimento famigliare.
La narrazione, ambientata in parte nella scenografia delle Alpi svizzere, in parte a Lugano e in parte a Milano, prende avvio dall’intensa e tormentata amicizia di Nicole e di Michele, un bambino clandestino. Nicole adulta si chiede dove è scomparso, cosa ne è stato di lui e la sua ricerca attraversa anni di storia dal punto di vista intimo di due famiglie.
Il libro ha ricevuto molta attenzione da parte dei media ed è stato recensito su quasi tutta la stampa italiana. Secondo il settimanale Internazionale “… poiché il libro si svolge nel 1976, quando gli immigrati irregolari non erano africani ma italiani, è una piccola grande lezione di Storia da non perdere”.
Nel 2019 il libro ha vinto la V edizione del Premio Alvaro-Bigiaretti e il Premio Giuditta.
Nicoletta ha incontrato diversi emigranti italiani nella Svizzera francese e tedesca e ha ricevuto messaggi da ex bambini nascosti di tutta Italia. Grazie a questo lavoro, che l’ha impegnata per quasi un decennio, è stato possibile realizzare un documentario per Rai 3 sulla vicenda dei bambini nascosti. In occasione del 30º anniversario della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, l’autrice ha partecipato a una tavola rotonda su Emigrazione di ieri, bambini nascosti, emigrazione di oggi al Castello Sforzesco con l’Assessore all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano e il Console aggiunto di Svizzera; ha inoltre presentato il libro a Villa Gianetti con l’Assessore alla Cultura di Saronno.