Copertina del libro

Disegnavo pappagalli verdi alla fermata del metrò

Giunti · 2020

Il libro narra la storia vera di Ahmed Malis, giovanissimo artista di origine egiziana, figlio di genitori emigrati a Milano negli anni ‘80, vero prodigio nel disegno iperrealistico. Non è facile però realizzare i propri sogni se si viene dai palazzi popolari del Giambellino. Ma come scrive Tupac Shakur: se la realtà è sbagliata i sogni sono veri. Il romanzo, scritto con uno stile metropolitano che amalgama letteratura e antiletteratura, linguaggio rap e poesia della linea lombarda, è già un piccolo caso editoriale.

Una storia di riscatto, solidarietà e tenacia: perché solo quando ci crediamo fino in fondo, i sogni possono diventare realtà. Ahmed Malis, un ragazzo di origine egiziana, figlio di genitori immigrati a Milano negli anni Ottanta, ama disegnare ed è un vero prodigio autodidatta. La sua famiglia, però, non ha abbastanza disponibilità economica per mandarlo all’Accademia d’arte e sogna per lui un futuro solido, non certo da artista. Ahmed frequenta insieme ai suoi fratelli il centro di aggregazione giovanile CDE Creta, molto attivo nel quartiere milanese del Giambellino. Proprio qui, grazie all'iniziativa di un educatore che più di tutto vuole dare una chance a questi adolescenti spesso allo sbando, Ahmed riesce a pubblicare i suoi disegni sul Corriere.it e a realizzare il suo sogno. I disegni della copertina e degli interni sono di Ahmed Malis.