Per
Harper Collins l’autrice ha pubblicato nel 2022
Un giorno e una donna, proposto al Premio Strega 2023 da
Maria Rosa Cutrufelli con la seguente motivazione:
“C’è passione, c’è talento letterario, c’è sapienza creativa in questo libro che ha l’accuratezza e la precisione del romanzo storico e, al tempo stesso, tutto il potere seduttivo e la vitalità della biografia. Così il linguaggio, immaginifico e spesso sontuoso al punto da richiamare alla mente la scrittura di Maria Bellonci, viene calato nella forma semplice, diretta, e abbastanza inusuale (ai giorni nostri) dell’epistolario… Romanzo di magnifiche passioni e di notevole forza letteraria”
“Il personaggio della scrittrice è restituito grazie a un puntuale lavoro su fonti e documenti attraverso la fiction epistolare in un crescendo narrativo che non conosce cedimenti”
Marzia Fontana, La Lettura - Corriere della Sera
“In sintesi, Nicoletta Bortolotti giunge con questo romanzo alla piena maturità di autrice a tutto tondo… La sua scrittura è a ogni pagina un'invenzione pirotecnica che sorprende per la bellezza delle metafore e la naturalezza del narrare”
Mimmo Muolo, Agora', Avvenire
Si tratta della biografia storica romanzata di
Christine de Pizan, prima scrittrice europea donna di origine veneziana (Cristina da Pizzano) vissuta fra il Tre e il Quattrocento alla corte di Carlo V a Parigi, autrice del celeberrimo
La Cité des dames. Figura di primissimo piano, è anche la prima storica donna, la
prima editor freelance della storia e la prima biografa di Giovanna D’Arco. Il suo messaggio a favore della causa femminile e volto a scardinare i pregiudizi maschilisti dell’epoca è sorprendentemente attuale. L’autrice ha immaginato che Christine si racconti in forma epistolare a sua figlia Marie, in convento a Poissy. Le voci narranti di Christine e di Marie sono intercalate da diversi brani originali scritti da Christine che, avvalendosi dell'ausilio di valenti traduzioni esistenti, l’autrice ha ritradotto dal francese antico.
Ha detto che uomini e donne sono uguali e che “una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro”. Ha detto che bisogna fare studiare le bambine e se solo le donne avessero fatto i libri... Ha detto che le donne non provano piacere a essere stuprate, come molti credono, ma subiscono un dolore senza pari. Lo ha detto un giorno in cui Parigi era un tempo più che un luogo, e l’anno 1405 era un luogo più che un tempo. Lo ha detto nel Medioevo insanguinato dalla Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra. Davanti a tutta la corte francese, a re e nobili. Christine de Pizan, nata in Italia, prima storica donna, prima editor, poetessa e scrittrice. Donna. Nicoletta Bortolotti ricostruisce la sua vita, che, dopo un’infanzia meravigliosa al seguito del padre divenuto astronomo reale a Parigi, fu colpita da lutti e rovesci che la lasciarono, giovanissima, vedova e madre. Il risultato è un libro che da un lato sembra provenire dal passato, a partire dalla forma epistolare scelta, che tanti capolavori ha regalato alla letteratura, e che qui si incarna nelle lettere tra una madre e una figlia. E dall’altro è assolutamente moderno. Perché molte delle conquiste sognate da Christine si sono verificate solo in anni recenti, e altre si stanno verificando adesso, o devono ancora farlo.